La spesa militare globale ha continuato a salire nel 2020, nonostante la pandemia di Covid-19, sfiorando i 2.000 miliardi di dollari, a fronte di una diminuzione rilevante del Pil mondiale. È quanto rileva l’Istituto di ricerca internazionale per la pace di Stoccolma (Sipri).
Lo scorso anno la spesa militare sul pianeta è ammontata a circa 1.650 miliardi di euro, con un aumento del 2,6% su base annua mentre il Pil globale è sceso del 4,4%.
L’aumento delle spese militari a fronte di un rallentamento economico significa che anche la quota della spesa militare sul Pil in molti Paesi è aumentata: in media di 0,2 punti in un anno in tutto il mondo, salendo complessivamente al 2,4%. Si tratta del più grande aumento su base annua dalla crisi finanziaria del 2009.
Tuttavia, se la spesa militare è aumentata a livello mondiale, alcune paesi come Cile e Corea del Sud hanno preferito reindirizzare parte di quanto riservato in bilancio a questa voce di spesa per rispondere alla crisi sanitaria.
Il Paese che ha speso di più in questo campo resta gli Stati Uniti, con un aumento del 4,4%, arrivando a 778 miliardi di dollari pari al 39% della spesa globale. Al secondo posto figura la Cina con il 13% della spesa mondiale.