La Cina ha ordinato alle agenzie governative di dare massima priorità alla messa in sicurezza delle scorte energetiche e di materie prime del Paese.
In particolare, i principali organismi di pianificazione economica dovranno spingere sulle agenzie di acquisto statali affinché facciano incetta sul mercato di petrolio, gas e minerali ferrosi, oltre che di orzo e mais, per prepararsi a qualsiasi evenienza derivante da un possibile prolungarsi del conflitto tra Russia e Ucraina.
La dichiarazione di Pechino non lascia intravedere nulla di buono e, in qualche modo, sembra collegarsi al rinvio del secondo round del tavolo negoziale tra Mosca e Kiev, inizialmente previsto per oggi (2 marzo). Poche ore dopo è giunta la notizia che il vertice si terrà entro la mattina di giovedì.