“Lo scopo dell’incontro di oggi era esprimere in modo molto chiaro a Pechino le nostre preoccupazioni rispetto a un suo coinvolgimento” nella guerra in Ucraina e ribadire alla Cina “che qualsiasi tipo di supporto a Mosca - militare o economico - comporterà delle implicazioni”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price a proposito dell’incontro a Roma.
Sia la Cina che il Cremlino avevano invece smentito la notizia di una richiesta di «assistenza militare» avanzata dalla Russia a Pechino. Le ricostruzioni diffuse dagli Usa sulla richiesta russa di armi e di altre forniture alla Cina «sono solo disinformazione» americana, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. Più tardi è arrivata anche la smentita del Cremlino, con Mosca che precisa di avere gli armamenti necessari per proseguire l’offensiva. La Cina non ha mai condannato l’attacco di Mosca ma si è astenuta sulla risoluzione dell’Onu contro la Russia. Solo alcuni giorni fa il presidente cinese Xi Jinping ha però usato per la prima volta il termine “guerra”, a dir poco sgradito al suo alleato Vladimir Putin.
Resta il fatto che se il paese più esteso al mondo, la Russia, e quello più popoloso, nonché prossima prima economia al mondo, la Cina, si alleano per l’Europa e l’Occidente rischia di profilarsi un ruolo di secondo piano a livello globale. A sostegno di questo scenario c’è il fatto che l’asse del mondo, dal punto di vista economico, si è spostato nel frattempo a Oriente. Ma è pur vero che la Cina intrattiene profondi rapporti economici e commerciali con numerosi paesi, anche occidentali. Ora la domanda è: fino a che punto Pechino è davvero disponibile ad aiutare Mosca e a giocare una partita così azzardata? A meno che, ma qui entriamo nella fantapolitica, i due paesi non abbiano già ideato di inglobare (quantomeno economicamente) l’Europa, spezzare l’Alleanza Atlantica e confinare l’influenza geopolitica degli Stati Uniti al ‘solo’ continente americano. Quindi, Putin e Jinping si spartirebbero Oriente ed Europa, portando avanti il processo di dedollarizzazione del mondo. Rimarrebbe aperta la partita africana. Ma anche lì russi e cinesi non sono messi male… In tutto questo, gli Stati Uniti giocheranno il loro match fino in fondo, potendo contare sul fatto di essere ad oggi la prima economia globale e il primo esercito al mondo.