Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha accolto favorevolmente “la partenza in sicurezza dal porto di Odessa” della prima nave con a bordo mais bloccato in Ucraina, dicendosi “grato alla Turchia per aver guidato” gli sforzi di mediazione. “Garantire che i cereali e i generi alimentari esistenti possano spostarsi sui mercati globali è un imperativo umanitario”, ha affermato Guterres in una nota.
Si tratta della nave ‘Razoni’, battente bandiera Sierra Leone, partita oggi (1 agosto) e diretta al porto di Tripoli, in Libano, con una tappa a Istanbul dove si trova il centro di smistamento. Porta un carico di 26.527 tonnellate di mais ed è la prima nave che parte dell’ambito della Black Sea Grain Initiative firmata a Istanbul il 22 luglio.
“Il segretario generale delle Nazioni Unite si augura che questa sia la prima di molte navi mercantili in partenza in conformità con l’intesa firmata e che ciò porti la stabilità e il sollievo tanto necessari alla sicurezza alimentare globale, specialmente nei contesti umanitari più fragili”, ha detto il portavoce di Guterres Stephane Dujarric.
Questione umanitaria, ma anche economica. Oleksandr Kubrakov, ministro delle infrastrutture dell’Ucraina, ha spiegato che la revoca del blocco consentirebbe al suo paese di incassare 1 miliardo di dollari di entrate in valuta estera.