
I colloqui con la Russia a Riad (Arabia Saudita) per un accordo sulla fine della guerra in Ucraina “sono andati molto bene”. Lo ha detto Donald Trump a Mar-a-Lago.
“Sono più fiducioso di prima”; e “se i Paesi europei vogliono inviare truppe in Ucraina” dopo l’accordo “agli Stati Uniti va bene”, ha aggiunto il presidente statunitense.
Trump si è detto poi “deluso” dalle proteste di Volodymyr Zelensky di essere stato escluso dai colloqui con la Russia. “L’Ucraina non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra”, ha sottolineato.
Un vertice, quello di Riad, criticato appunto dal leader ucraino, che ha chiesto “colloqui equi” anche con Ue, Regno Unito e Turchia durante l’incontro ad Ankara con Recep Tayyip Erdogan.
Poi Trump ha avanzato il dubbio che Zelensky goda ancora del sostegno degli ucraini. Una considerazione che apre a nuovi scenari.
Secondo due quotidiani britannici (Financial Times e The Telegraph), il patto tra Mosca e Washington prevede che siano indette nuove elezioni in Ucraina e che Zelensky sia estromesso dall’incarico di presidente come prezzo della pace.
Il Cremlino punta a far insediare un candidato pro-Putin.