Il giorno dopo la visita a Lampedusa della presidente della Commissione europea, la ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser ha fatto sapere di appoggiare la proposta di Ursula von der Leyen in merito all’idea di espandere la sorveglianza aerea e navale dei confini esterni dell’Ue. “Non possiamo fare altro, altrimenti non avremo in pugno la situazione migratoria”, ha detto la ministra parlando domenica sul primo canale pubblico tedesco Ard.
Quella tedesca è un’apertura che in realtà non risolve il problema che invece appare accentuarsi dopo le parole pronunciate dal ministro dell’Interno francese. “Parigi non accoglierà parte dei migranti arrivati recentemente a Lampedusa”, ha detto Darmanin, intervistato da radio Europe 1. “La Francia vuole aiutare l’Italia a controllare la sue frontiere per impedire alla gente di venire”, ha specificato aggiungendo: “Sarebbe un errore di giudizio considerare che i migranti, siccome arrivano in Europa, devono essere subito ripartiti in tutta Europa e in Francia, che fa ampiamente la sua parte”.
L’apertura franco-tedesca è farlocca, nel senso che le prime due economie europee continuano ad aggirare il fenomeno migratorio. Ma se Francia e Germania non accettano l’idea che i migranti siano un ‘fatto’ europeo, inutile prendersela con Ungheria e Polonia.
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