Scatteranno dal prossimo 18 ottobre i dazi Usa da 7,5 miliardi di dollari contro l’Ue. Lo ha reso noto il dipartimento del Commercio statunitense, dopo la decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio, che attribuisce agli Usa il diritto di applicare dazi sui prodotti importati dall’Ue come compensazione per gli aiuti concessi al consorzio Airbus. In questo modo, gli Stati Uniti sono autorizzati a colpire una serie di prodotti europei, dalla manifattura all’alimentare.
È un provvedimento che riguarda da vicino anche l’Italia. Nell’elenco figurano formaggi, come parmigiano e pecorino, e il prosciutto. Sarebbero invece salvi vino e olio. Il conto potrebbe essere comunque salato, con dazi che potrebbero raggiungere il miliardo di euro.
Secondo Coldiretti, metà dell’importo sarebbe a carico dell’enogastronomia ma ne sarebbero colpiti anche la moda, i materiali da costruzione, i metalli, le moto e la cosmetica. L’Italia - spiega la Coldiretti - potrebbe essere dopo la Francia il Paese più colpito.
La sentenza segna un momento chiave nella disputa ultradecennale tra i due blocchi economici sulla guerra dei giganti del cielo. Si tratta della contromisura più pesante mai imposta dall’Organizzazione in una disputa commerciale.
Ma non è finita qui. Nei prossimi mesi è atteso un pronunciamento analogo, questa volta chiesto da Bruxelles contro gli aiuti concessi da Washington a Boeing. “Anche se gli Stati Uniti hanno avuto l’autorizzazione dal Wto, scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente”. Lo scrive la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem in una dichiarazione. “Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure, l’Ue non potrà che fare la medesima cosa”, ha aggiunto la commissaria.