Le esportazioni di armi della Germania sono state pari a 4,46 miliardi di euro nella prima metà del 2023, evidenziando un aumento del 12 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’Ucraina ha ricevuto dalla prima potenza industriale comunitaria 4,42 miliardi di euro in assistenza militare. Ed è stata proprio la guerra d’Ucraina e la successiva svolta nella politica di sicurezza teutonica ad aver vanificato lo storico impegno di Berlino a sospendere l’export di armi in zone di guerra.
Secondo il Kiel Institute for the World Economy, il riorientamento della sicurezza del Paese sembra essere in pieno vigore. In totale, l’Ucraina ha ricevuto armi per un valore di circa 68,88 mld tra febbraio 2022 e febbraio 2023.
Oltre all’Ungheria (1,03 mld), l’Ue, gli Stati membri della Nato e Cipro (266,6 milioni di euro), gli Stati Uniti (265,8 mln), la Gran Bretagna (227 mln), la Francia (226,8 mln), la Polonia (92,3 mln) e la Finlandia (83,7 mln) sono stati tra i principali beneficiari del complesso dell’industria degli armamenti tedesca.
Al sesto posto, la Corea del Sud, paese considerato da Berlino uno stretto alleato, ha ricevuto 201,7 mln di esportazioni. Consegne per circa 108,4 mln sono state autorizzate verso l’India.
Così, le esportazioni di armi tedesche nel 2023 sembrano già propense a superare quelle del 2022 e del 2021, quando il valore registrato in Germania aveva toccato la vetta dai tempi della Seconda guerra mondiale.