La Russia dispone di armi nucleari ancora “più avanzate” degli Stati Uniti e, se necessario, “dal punto di vista tecnico-militare siamo pronti” ad usarle. L’avvertimento, lanciato da Vladimir Putin in un’intervista alla televisione di Stato, è accompagnato dal richiamo alla dottrina militare di Mosca, che consente di fare ricorso a tali armamenti solo come risposta a minacce alla “esistenza” dello Stato o alla sua “sovranità e indipendenza”.
E dall’aggiunta di non aver mai pensato di usare armi nucleari tattiche in Ucraina nel 2022, smentendo notizie circolate negli Stati Uniti. Una rassicurazione che non convince del tutto i vicini occidentali.
Tanto più che Putin ha annunciato di voler schierare le sue truppe lungo la frontiera con la Finlandia, appena entrata nella Nato insieme alla Svezia. “Un passo assolutamente privo di significato per i due Paesi dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali”, ha affermato il capo del Cremlino, perché “non avevamo truppe lì e ora ci saranno, non c’erano sistemi di distruzione e ora appariranno”.