Il deficit commerciale Usa nel 2018 è salito a 621 miliardi di dollari. Si tratta del livello più alto dal 2008. Per il presidente Donald Trump il record è un dato negativo, visto che il tycoon si è impegnato a ridurre il rosso commerciale: da quando è presidente il deficit è salito di 119 mld.
Trump sostiene che gli Stati Uniti sono “derubati” da altre nazioni e vuole che i paesi riducano le loro tariffe sulle merci “made in Usa” e ne comprino di più. Tuttavia, i dati ufficiali mostrano che le esportazioni di beni e servizi sono aumentate di 148,9 mld lo scorso anno, mentre le importazioni sono salite di 217,7 mld. Inoltre, il divario commerciale tra Stati Uniti e Cina si è allargato lo scorso anno di 43,6 mld, salendo a 419,2 mld.
Donald Trump entra così nella corsa per la rielezione presidenziale senza esser riuscito a mantenere la sua promessa elettorale di ridurre il deficit commerciale. Parte del problema sono proprie le politiche fiscali di Trump: hanno aumentato il consumo negli Stati Uniti ma buona parte è stata destinata all’acquisto di prodotti provenienti dall’estero. Simultaneamente, la rivalutazione del dollaro ha reso le esportazioni Usa più costose.