L’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) ha stabilito che l’ex presidente Donald Trump violò le regole del commercio globale nel 2018 quando invocò ragioni di sicurezza nazionale per imporre le tariffe su alluminio e acciaio, scatenando la ‘guerra dei dazi’.
Il Wto ha respinto la motivazione spiegando che le tariffe non sono state introdotte “in un periodo di guerra o di altre emergenze”. Ma la notizia più importante è forse un’altra: l’amministrazione Biden ha condannato la decisione e ribadito che non rimuoverà i dazi, in perfetta continuità con l’amministrazione precedente.
“Il governo è impegnato a preservare la sicurezza nazionale Usa garantendo la produzione a lungo termine da parte delle nostre industrie dell’acciaio e dell’alluminio”, ha spiegato l’assistente del rappresentante per il Commercio statunitense Adam Hodge, aggiungendo che “la decisione rafforza soltanto la necessità di una riforma radicale del sistema del Wto per risolvere le dispute”.