I talebani sentono di essere vicini alla vittoria dopo quasi 20 anni di guerra. Ed escono allo scoperto come dimostra la parata che ha accompagnato il governatore ombra della provincia di Logar, nell’Est del Paese. Decine di veicoli sfilano evidenziando la resistenza fondamentalista che ora vuole tornare al potere. È ciò che rischia di accadere in molte zone dell’Afghanistan dopo il ritiro degli Stati Uniti, che secondo Donald Trump sarà completato entro Natale.
L’addio di Washington è sancito nell’accordo siglato a Doha nello scorso febbraio tra il plenipotenziario statunitense e i talebani. La seconda fase avrebbe dovuto portare allo stesso tavolo i fondamentalisti e il governo di Kabul, ma si è arenata.
Nel frattempo la Casa Bianca ha prima deciso di ridurre i suoi militari, poi di riportarli tutti negli Usa. Una scelta che rischia di lasciare campo libero agli integralisti. Che, nonostante le promesse di tregua, continuano negli attentati mirati contro le figure chiave del governo.
I talebani sembrano ora pronti a riconquistare tutto. Non sono più i guerriglieri in ciabatte che si nascondevano tra le montagne: adesso hanno ambizioni di governo.
