Per l’Italia l'appartenenza alla moneta unica è una "maledizione", ma lasciare l'euro sarebbe ancora peggio. E con il governo Lega-M5s la situazione rischia di diventare ingestibile. Il mix di flat-tax, reddito di cittadinanza e aumento delle pensioni potrebbe costare intorno ai 60 mld di euro l'anno: circa il 3,5% del Pil. Il rapporto debito/Pil passerebbe dal 130% al 150%.
In realtà, le politiche proposte dalla coalizione hanno senso. Il vero problema risiede nelle assurde regole deflazionistiche imposte dall’eurozona, che non hanno permesso a uno dei paesi fondatori dell’Ue di gestire maggiori deficit di bilancio.
Il paradosso è che l'Italia ha un indebitamento totale - privato e pubblico - inferiore a quello di Gran Bretagna, Francia e Spagna. A Bruxelles, tuttavia, interessa soltanto quello statale. Di fatto, al governo italiano è stato impedito di ricapitalizzare il proprio sistema bancario e l'economia ha, così, ristagnato per un decennio.
In questa situazione sarà ancora più difficile per Emmanuel Macron ottenere il via libera dal nuovo esecutivo italiano. Che, inaspettatamente, potrebbe diventare il vero ago della bilancia.