Claudio Costamagna, presidente di Cassa depositi e prestiti, ha annunciato di non essere disponibile per un secondo mandato e spiega di aver “condiviso la decisione con il presidente di Acri e Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti".
Costamagna, voluto da Matteo Renzi al posto di Franco Bassanini, è stato per tre anni a capo di un istituto che gestisce i 250 miliardi del risparmio postale. "Considero un onore aver presieduto un'istituzione chiamata a realizzare parte della politica industriale del nostro paese disegnata dal governo con il concorso dei soci privati delle fondazioni", ha spiegato Costamagna, che ha esteso i ringraziamenti al cda e all'amministratore delegato Fabio Gallia.
Adesso tutto, o quasi, è nelle mani del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che la prossima settimana predisporrà la lista da portare all’assemblea annuale del 20 e 28 giugno in collaborazione con le fondazioni bancarie. Quest’ultime hanno un peso visto che detengono il 14% del capitale azionario di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., a fronte dell'86% nelle mani dello Stato.