
L’economia crescerà quest’anno ad un passo dimezzato, ma il deficit è confermato sotto il 3% già nel 2026, il debito inizierà a calare nel 2027 con lo sgonfiarsi dell’effetto del superbonus e la traiettoria della spesa netta viene rispettata.
Il nuovo Def, ribattezzato Documento di finanza pubblica, tratteggia solo lo scenario tendenziale, ma lo fa con la prudenza che lo scenario internazionale richiede. Il contesto è “difficile”, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non lo nasconde, ma resta “ottimista”.
Per il Pil 2025 l’asticella viene così ridotta allo 0,6%, al livello della Banca d’Italia, dimezzata rispetto al +1,2% ipotizzato sette mesi fa nel Piano strutturale di bilancio.
Per il 2026 la previsione viene ridotta allo 0,8% (dall’1,1%), mentre resta allo 0,8% per il 2027. Ma la situazione è in evoluzione e non sono esclusi prossimi aggiornamenti.