Bankitalia taglia le stime sul prodotto interno lordo: 0,6% nel 2019, ovvero 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza. Le previsioni per il 2020 e 2021 sono, rispettivamente, dello 0,9 e dell'1%. Tuttavia, i rischi per il Pil sono al ribasso.
"In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l'attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto", si legge nel Bollettino diffuso da Bankitalia. E se si verificasse, una simile possibilità equivarrebbe a una recessione tecnica.
Giù anche i conusumi delle famiglie: "Nel terzo trimestre, in graduale rallentamento dall'inizio dell'anno, sono scesi dello 0,1% rispetto al periodo precedente". Banca d'Italia aggiunge che "gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che negli ultimi tre mesi dell'anno l'andamento dei consumi si sarebbe confermato debole, in linea con le più recenti dinamiche del mercato del lavoro".
Col segno meno anche gli investimenti diminuiti dell'1,1% nel terzo trimestre e si aspetta un rallentamento dei piani d'investimento delle imprese anche per il complesso del 2019.