Il ministro dell'Economia Giovanni Tria ribadisce il suo no ai minibot: si tratta di uno strumento "pericoloso, illegale e non necessario". "Non penso che i minibot saranno introdotti, voglio essere chiaro su questo", ha spiegato Tria.
Poco dopo è arrivata la risposta del ministro dell'Interno Matteo Salvini: "I minibot non stanno solo nel Contratto di governo ma sono stati anche votati dalla Camera: sono uno strumento per pagare i debiti della Pubblica amministrazione. Se qualcuno ha un mezzo più intelligente bene, altrimenti dico che si va avanti", ha detto.
"Non mi affeziono ai nomi e ai termini e alle definizioni ma lo Stato deve pagare i propri debiti altrimenti non ha alcuna credibilità per chiedere le tasse", ha invece detto l'altro vice premier Luigi Di Maio.Il leader del M5s ha difeso anche la posizione del governo in tema di conti pubblici. "Affronteremo il tema della procedura di infrazione con responsabilità. Il tema non è andare allo scontro, ma se vuoi abbassare il cuneo fiscale devi fare delle scelte coraggiose e noi rivendichiamo il diritto di parlarne. Se non se ne può nemmeno parlare che si alza lo spread, allora facciamo un'agenzia di rating a palazzo Chigi e noi ce ne andiamo".
Intanto, in un messaggio all'assemblea di Confartigianto, ha parlato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Assicurare la solidità dei conti è essenziale per la tutela del risparmio e l'accesso al credito, per sostenere l'economia reale e lo sviluppo di nuovi progetti per la valorizzazione dei nostri territori, per creare lavoro di qualità e una crescita inclusiva", ha detto il capo dello Stato.