“I Mittal durante questo ampio confronto si sono resi disponibili ad avviare immediatamente una interlocuzione volta a definire un percorso condiviso a Taranto”, ha detto il premier al termine dell'incontro di venerdì sera a Palazzo Chigi.
Giuseppe Conte ha parlato di una “mutata disponibilità” da parte dell’azienda, sottolineando che c’è stata una “grande apertura”. Ma ha poi precisato: “Fermo restando che non abbiamo incassato nessun risultato”.
A questo punto, ha aggiunto il presidente del Consiglio, si apre una “negoziazione che sarà faticosa, lunga, complicata, con tanti risvolti tecnici, economici, e giuridici. L’obiettivo è un piano industriale con nuove soluzioni produttive con tecnologie ecologiche e massimo impegno nel risanamento ambientale. È stata inoltre valutata la possibilità di un coinvolgimento pubblico nel nuovo progetto. Anche con misure sociali, se necessarie, in accordo con i sindacati”.
“Chiederemo ai commissari - ha infine spiegato Conte - di acconsentire a una breve dilazione dei termini giudiziari in modo da ottenere il rinvio dell'udienza, a condizione che ArcelorMittal assicuri il normale funzionamento degli impianti”.