Gli italiani continuano a diminuire: al primo gennaio di quest’anno i residenti ammontano a 60 milioni 317 mila, 116 mila in meno rispetto allo scorso anno. La diminuzione è dovuta sostanzialmente al Mezzogiorno e al Centro.
A determinare il calo demografico sono le nascite, inferiori ai decessi: sono 435 mila contro 647 mila. Si tratta, sottolinea l’Istat, “del più basso livello di ricambio naturale mai espresso dal Paese dal 1918”. La differenza è infatti di 212 mila unità: per ogni 100 persone che muoiono in Italia ne nascono solo 67. Dieci anni fa erano 96. L’età media degli italiani si alza a 45,7 anni.
I numeri dell’Istat causano la reazione anche del presidente della Repubblica. “Il dato indica che il numero delle famiglie in Italia è diminuito considerevolmente – spiega Sergio Mattarella -. Questo significa che il tessuto del nostro Paese si indebolisce e va assunta ogni iniziativa per contrastare questo fenomeno”.