Giornata nera per la Borsa di Milano che ha chiuso (lunedì 24 febbraio) in rosso: -5,43%. Quasi 40 miliardi bruciati in 24 ore. I mercati assorbono i timori per il coronavirus e per le misure restrittive adottate dal governo, ma è anche l’economia reale a soffrire.
È il combinato disposto che porta gli economisti a vedere la recessione e che costringe l’esecutivo a guardare già oltre l’emergenza. Giuseppe Conte ne prende atto: “L’impatto economico potrebbe rivelarsi negativo”.
In due giorni si è ribaltato tutto: le vittime, il decreto d’urgenza varato dal Consiglio dei ministri, la quarantena, i grandi gruppi e le piccole aziende costrette a chiudere fabbriche e negozi e tenere i lavoratori a casa.
La Lombardia e il Veneto valgono da sole il 31% del Pil. Questo spiega le prime stime sul Pil dell’Italia nel 2020 che potrebbe crollare in una forchetta tra -0,5% e -1%.