Il consiglio dei ministri ha varato il decreto "salva-Italia" con le misure economiche per fronteggiare l'emergenza coronavirus. In campo aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese, un'iniezione di sostegno all'economia da circa 25 miliardi e finanziamenti mobilitati per 340 miliardi.
La maxi-manovra del governo impiega tutte le risorse concesse dall’Europa come extradeficit dei conti pubblici italiani. E si struttura su quattro capisaldi.
1) Finanziare con circa 3 miliardi il potenziamento del sistema sanitario nazionale e della Protezione Civile.
2) 10 miliardi per il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito, affinché nessuno perda il lavoro per il virus.
3) Iniezione di liquidità nel sistema del credito per garantire 340 miliardi di euro all’economia reale, con la sospensione delle rate di prestiti e mutui.
4) Sospensione degli obblighi di versamento per tributi, contributi e di altri obblighi fiscali. E quindi, sospensione nel 2020 dei mutui prima casa non legata all’Isee ed estesa anche agli autonomi, congedo speciale pari al 50% della retribuzione o voucher babysitter per i genitori, cassa integrazione in deroga allargata a tutti i settori, indennità di 600 euro riconosciuta a professionisti e partite Iva.