Quando la situazione sembrava sul punto di precipitare (verso la revoca), arriva nella notte il passo indietro dei Benetton che aprono all’accordo su Autostrade per l’Italia.
L’intesa passa dall’ingresso di Cassa depositi e prestiti (Cdp) con il 51%, che renderà Aspi una public company. E da una revisione complessiva della concessione, dai risarcimenti alle tariffe.
Dopo sei ore di riunione tesa, il Consiglio dei ministri dà mandato a Cdp per avviare (entro il 27 luglio) il percorso che dovrebbe portare all’uscita progressiva dei Benetton.
La famiglia di Treviso scenderebbe prima al 10-12% dell’azionariato, poi con un’ulteriore diluizione in coincidenza con la quotazione in borsa di Autostrade per l’Italia.