Il consiglio dei Ministri ha dato il via libero ad uno scostamento di bilancio da 25 miliardi nel 2020. L’extra deficit sarà votato in Parlamento il prossimo 29 luglio.
Il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è, di conseguenza, fissato all’11,9% del Pil nel 2020. Il livello del debito pubblico si attesta al 157,6% del Pil.
“Con la parte più consistente dei 25 miliardi dello scostamento di bilancio approvato in Cdm, diamo ulteriore carburante alle imprese e più tutele ai lavoratori”, spiega il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo in un tweet.
Per finanziare la nuova cassa integrazione Covid serviranno tra i 6 e gli 8 mld: dovrebbe essere estesa per altre 18 settimane ma con dei paletti per l’accesso, a partire dal calo del fatturato. In alternativa le imprese potranno contare su meccanismi di incentivo sotto forma di decontribuzione. In arrivo anche un rafforzamento del Fondo di garanzia centrale per le Pmi.
Dovrebbe poi essere prorogato fino a fine anno il blocco dei licenziamenti che potrebbe valere tuttavia solo per le aziende che utilizzano la cassa integrazione.
Il governo conta poi di inserire nel prossimo decreto una norma per prorogare lo smart working anche nel settore privato.
Sul fronte fisco, come annunciato da Gualtieri, il governo intende “alleggerire” i versamenti delle tasse rinviate a settembre per le imprese più colpite con una sforbiciata che dovrebbe valere circa 4 mld e una rimodulazione delle scadenze.
Sul piatto ci sono poi gli ulteriori 2,8 mld da destinare alle regioni per coprire il buco delle entrate e circa 2 mld per i comuni.