La crescita economica dell’Italia, dopo il rimbalzo del primo trimestre, si è interrotta, e il Pil è rimasto pressoché invariato in primavera. È quanto stima la Banca d’Italia nel suo bollettino economico.
Quest’anno la crescita comunque resta prevista per l’1,3 per cento, mentre nel 2024 e nel 2025 viene limata allo 0,9 e all’1 per cento rispettivamente. A causare la frenata sono stati la contrazione della manifattura e i ritmi più contenuti dei consumi.
Il Pil rallenta, mentre i prezzi al consumo restano elevati. L’inflazione dovrebbe vedere una brusca frenata solo nel 2024 (2,3 per cento), restando alta quest’anno (6 per cento).
Non si arresta intanto la crescita del debito pubblico che, dopo aver sfondato ad aprile la soglia dei 2.800 miliardi, a maggio è salito ancora di 4,8 miliardi a 2.816,7 miliardi di euro, segnando così l’ennesimo record.