La procura di Genova ha chiuso le indagini per il crollo del ponte Morandi, il viadotto autostradale della A10 collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone.
L’inchiesta è durata quasi tre anni nel corso dei quali sono stati fatti due incidenti probatori, uno sullo stato di salute del viadotto e un secondo sulle cause vere e proprie del crollo, che si è chiuso a fine febbraio.
La consulenza tecnica della Procura mette in evidenza la “incosciente dilatazione” dei tempi rispetto alle decisioni da prendere sulla sicurezza da parte di Aspi e Spea, che si aggiunge alle “comunicazioni incomplete ed equivoche” sui report sullo stato di salute del viadotto.
Analisi in parte condivise dai periti del Gip al termine dei due incidenti probatori. Così come è condivisa da accusa e periti del giudice la causa del crollo: la rottura di uno degli stralli della pila 9, quello verso Sud-Est.
Oltre alle accuse di omicidio colposo plurimo, disastro, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, le contestazioni della Procura dovrebbero riguardare anche l’omicidio stradale.