La relazione della Commissione di esperti sul ponte sullo Stretto “contiene molte informazioni nuove, molti elementi che vanno considerati da molti punti di vista. La mia speranza è che questo dibattito prenda in considerazione questa analisi e poi si svolga un confronto pubblico anche alla luce dei nuovi dati”. A sostenerlo è il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.
“Questa Commissione di esperti molto qualificati – spiega a SkyTg24 - ha completato questo lavoro, ha preso in considerazione diverse ipotesi e ha tratto delle conclusioni che verranno rapidamente inviate in Parlamento e al dibattito pubblico”.
Le due ipotesi sul tavolo, ovvero un ponte a campata unica come quello portato avanti dall’ex Impregilo (oggi Webuild) o uno a tre campate come quello ipotizzato da Italferr, provocano tuttavia una pioggia di reazioni entusiastiche e polemiche. Le voci a favore giungono in particolare da Forza Italia. C’è però anche un largo fronte di contrari. Tra questi, la sottosegretaria alla Coesione territoriale Dalila Nesci: “Noi del M5S abbiamo contestato il progetto originario del ponte ma aspettiamo il responso della Commissione, poi il Parlamento deciderà".
“Senza neppure attendere che la relazione della Commissione tecnica del ministero delle Infrastrutture sia completa - dice Loredana De Petris (Leu) - già riparte l’eterno mantra del ponte sullo Stretto. Evidentemente non è bastato aver buttato al vento, nel corso dei decenni, centinaia di milioni in inutili progetti.”
“L’ipotesi di resuscitare il progetto del ponte trovo sia un’arma di distrazione di massa, esercitata periodicamente dai soliti noti - commenta Rossella Muroni (gruppo misto alla Camera) -. Parliamo di un’opera di vecchia concezione e dalla dubbia utilità che non serve al futuro del Paese e che è già costata troppo agli italiani.”
“Con i 10 miliardi che servirebbero per costruire il ponte - sostiene il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli - si potrebbero realizzare 750 chilometri di rete attrezzata per tram e filobus rivoluzionando la mobilità delle aree urbane delle nostre città”.