Un’audio inedito del giudice Paolo Borsellino, risalente a un convegno del gennaio 1989 tenuto a Palermo, è stato ritrovato negli archivi dell’Istituto siciliano di studi politici ed Economici (Isspe). Si tratta di una registrazione di 26 minuti. Ecco cosa dice (in alcuni passaggi) Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992, affrontando il tema della lotta alla mafia, senza sconti per la politica e la borghesia.
Sottosviluppo
“Bisogna prendere atto che il sottosviluppo economico non è, o non è da solo, responsabile della tracotanza mafiosa, che ha radici ben più complesse, tanto da farla definire in recenti studi non il prezzo della miseria, ma il costo della sfiducia”.
La reazione dello Stato
“La risposta statuale intesa in termini meramente quantitativi di impiego di risorse umane e finanziarie non risolve il problema e altri spesso lo aggrava” (il riferimento è al tema dei contributi al Meridione, di estrema attualità rispetto al Recovery fund che oggi tanto preoccupa l'Antimafia).
Camorra e Cosa Nostra
“Tutti abbiamo recentemente appreso delle polemiche scatenatisi in ordine alla grande profusione di risorse finanziarie nei territori campani terremotati che hanno finito per scatenare gli appetiti della camorra trasformando quelle terre per il loro accaparramento in un tragico teatro di sangue ed è noto quali timori si nutrono a Palermo per l’attenzione immancabile di Cosa nostra al fine di finanziamenti che, si spera, dovrebbero apprestarsi a riversarsi sulla nostra città.”
Fiducia
“La via obbligata per la rimozione delle cause che costituiscono la forza di Cosa nostra passa attraverso la restituzione della fiducia nella pubblica amministrazione”.