Confermato il rating dell'Italia a BBB con un outlook stabile. La crescita sarà dell'1,5% quest'anno e, in media, dell'1,2% nel periodo 2019-2021 su base annua.
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Le riforme strutturali attuate nei tempi recenti vanno bene, mentre l’incertezza legata al prossimo governo non rema a favore. La valutazione di S&P suono quasi come un endorsment, tardivo, per Renzi. Poi l’agenzia internazionale sottolinea ancora una volta i rischi connessi ad un debito pubblico così elevato e al clima politico, fattori che potrebbero causare la rivisitazione al ribasso del Pil. L’agenzia, inoltre, conferma la tripla A della Germania, che comunque ha impiegato otto mesi per partorire il quarto governo Merkel, sostenuto da Cdu-Csu e Spd.