I (pochi) super-ricchi del pianeta sono sempre più ricchi, e - denuncia Oxfam - sempre meno tassati. La ricchezza aggregata del top-1% del pianeta è cresciuta, in termini reali, di ben 42.000 miliardi di dollari nel decennio 2013-2022.
Un incremento pari a 34 volte quello registrato, nello stesso periodo, dalla metà più povera della popolazione mondiale. La ricchezza media di un esponente dell’1% più facoltoso su scala globale è aumentata di quasi 400.000 dollari contro i 335 dollari (appena 9 centesimi al giorno), incamerati in media da un rappresentante appartenente al 50% più povero del pianeta. È quanto emerge da un’analisi di Oxfam.
Negli ultimi 40 anni i miliardari globali hanno, in media, versato su base annua agli erari l’equivalente irrisorio dello 0,5% del valore dei propri patrimoni. Nello stesso periodo i loro patrimoni hanno registrato un rendimento nominale annuo lordo del 7,5%.
Negli ultimi 4 decenni, inoltre, la quota di reddito nazionale dell’1% dei percettori di redditi più elevati nei Paesi del G20 è cresciuta del 45%, mentre l’aliquota massima dell’imposta sui redditi (nella media del G20) si è ridotta di circa un terzo. Oxfam stima inoltre che oggi, nei Paesi del G20, per ogni dollaro di entrate fiscali, meno di otto centesimi derivano da imposte sulla ricchezza.