Il Nobel per l’Economia (il premio vale 11 milioni di corone svedesi, circa 950mila euro) è stato assegnato a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson.
Il 14 ottobre, l’Accademia reale svedese delle scienze ha così consegnato l’ultimo degli ambiti premi per il 2024 a tre esperti (i primi due docenti al Massachusetts Institute of Technology e il terzo all’Università di Chicago) nelle ricerche sull’inuguaglianza della ricchezza delle nazioni.
Secondo la motivazione del premio, i tre ricercatori sono stati scelti per “i loro studi sulle istituzioni e sul modo in cui esse influenzano la prosperità”, ha dichiarato la giuria.
“Ridurre le enormi differenze di reddito tra i Paesi è una delle maggiori sfide del nostro tempo. I vincitori hanno dimostrato l’importanza delle istituzioni per raggiungere questo obiettivo”, ha spiegato Jakob Svensson, presidente del comitato del premio. I tre economisti - ha proseguito – “sono stati pionieri di nuovi approcci, sia empirici che teorici, che hanno fatto progredire in modo significativo la nostra comprensione della disuguaglianza globale”.
Daron Acemoglu, all’anagrafe Kamer Daron Acemoğlu, nato nel 1967, è un economista turco di origine armena, naturalizzato statunitense. Insegna al Massachusetts Institute of Technology (Mit).
Simon Johnson, classe 1963, è un economista britannico, anche lui naturalizzato statunitense e collega di Acemoglu al Mit.
Anche James A. Robinson è britannico. Nato nel 1960, è un economista e politologo e insegna al Pearson Professor of Global Conflict Studies e alla Harris School of Public Policy dell’Università di Chicago.