
“Il livello di incertezza è eccezionalmente alto”, ma “la nostra risposta ai recenti episodi inflattivi deve dare la fiducia che faremo sempre tutto ciò che è necessario (whatever is necessary) per assicurare la stabilità dei prezzi” e la nostra politica “può adattarsi alle nuove circostanze”.
Con queste parole, ricalcando il famoso whatever it takes di Mario Draghi, si è pronunciata la presidente della Bce, Christine Lagarde, alla conferenza ‘The Ecb and Its Watchers’. I banchieri centrali - ha aggiunto – “dovranno mostrare agilità”.
Poi osserva. La frammentazione commerciale e l’aumento della spesa per la difesa “potrebbero spingere l’inflazione verso l’alto, ma i dazi statunitensi potrebbero anche ridurre la domanda di esportazioni dell’Ue e reindirizzare l’eccesso di capacità produttiva dalla Cina verso l’Europa, facendo diminuire l’inflazione”, ha spiegato Lagarde.
La Bce sta considerando diversi scenari su dazi e spesa fiscale, ma “la direzione degli shock è molto più difficile da predire”.
Intanto, nelle ultime settimane, la volatilità del mercato è tornata ad aumentare. Molti investitori potrebbero lasciare Wall Street per rifugiarsi in altre piazze finanziarie, Londra o Hong Kong, in attesa di capire le mosse della Casa Bianca.