Lo sviluppo economico e sociale è maggiore laddove la classe media è più forte. Invece, nelle economie avanzate l'erosione delle fasce intermedie della società è un fenomeno sempre più evidente, soprattutto nei paesi europei. Una persona su sette, fra quelle che si collocano al centro della scala dei redditi dei paesi industrializzati, si ritrova nel 20% più povero in appena quattro anni.
Nei paesi industrializzati, le classi medie rappresentavano quasi due terzi della popolazione (64%) a metà degli anni '80, dopo il lungo boom del dopoguerra. Trent'anni dopo, sono soltanto il 61% e si riscoprono, in termini relativi, più povere rispetto ai ricchi dei loro paesi. Trent'anni fa, i redditi delle classi medie valevano quattro volte quelli dei più benestanti. Oggi, meno di tre volte.
Generazione dopo generazione, il 40% delle differenze di reddito che esistevano fra i genitori si riproduce fra i figli. E la rabbia sociale trova espressione un po' in tutti i paesi, alimentata dal rancore delle persone che si scoprono bloccate, sentono il terreno franare sotto i loro piedi, e rivendicano uno status che stanno perdendo. L'evidenza empirica mostrata dall'Ocse gli da ragione.