Il pil globale crollerà del 3% nel 2020, ovvero 6,3 punti percentuali in meno rispetto alle stime di gennaio. Lo prevede l’Fmi definendo il ‘Great Lockdown’ la recessione peggiore dalla Grande Depressione degli anni 1930 e decisamente peggio della crisi del 2008 quando la crescità segno ‘appena’ -0,1%.
Mondo
Le perdite complessive del pil mondiale per la pandemia del coronavirus ammontano a quasi 9.000 miliardi di dollari fra il 2020 e il 2021, più delle economie di Giappone e Germania messi insieme.E per la prima volta dalla Grande Depressione sono in recessione sia le economie avanzate sia quelle in via di sviluppo.
Assumendo che la pandemia svanisca nella seconda metà dell’anno, il Fondo prevede per il 2021 un pil in crescita del 5,8%. Ma avverte: “I rischi sulle prospettive sono al ribasso”.
Eurozona
Il pil di Eurolandia calerà nel 2020 del 7,5% per poi salire del 4,7% nel 2021. Germania e Francia si contrarranno quest’anno rispettivamente del 7% e del 7,2%. Il pil spagnolo è atteso scendere dell’8%, mentre quello britannico del 6,5%.
Italia
Per quanto riguarda l’economia italiana, l’Fmi stima che si contrarrà quest’anno del 9,1% dopo essere cresciuta dello 0,3% nel 2019. Nel 2021 ci sarà una ripresa con il pil in aumento del 4,8%.