La ripresa economica si lega a filo doppio ai vaccini e, soprattutto grazie a quel che sta accadendo al di fuori dell’Europa, nelle previsioni aggiornate dell’Ocse ci sono segnali di ottimismo. A livello mondiale la previsione di crescita per il 2021 è a questo punto in miglioramento a 5,6 punti percentuali, con un +4% del Pil previsto per il 2022.
Mondo
Il Pil globale dovrebbe raggiungere i livelli pre-pandemia entro la metà del 2021, ma il ritmo e la durata della ripresa dipenderanno dalle campagne di vaccinazione contro il Covid.
Divari e disuguaglianze
La pandemia sta tuttavia allargando i divari nei risultati economici tra i paesi e tra i settori, aumentando le disuguaglianze sociali, in particolare colpendo i gruppi vulnerabili, e rischiando danni a lungo termine alle prospettive di lavoro e al tenore di vita di molte persone.
Asia-Pacifico
Le prospettive sono rosee nella regione Asia-Pacifico, dove diversi paesi hanno effettivamente contenuto il virus e dove l’attività industriale ha riacquistato dinamismo. In Cina, la crescita del Pil dovrebbe essere del 7,8% quest’anno; in Giappone 2,7%; in Corea 3,3%; e in Australia 4,5%.
Usa
La crescita degli Stati Uniti dovrebbe essere del 6,5% nel 2021, una revisione al rialzo di oltre 3 punti percentuali da dicembre, riflettendo in parte lo stimolo fiscale su larga scala ora pianificato con un ritmo sostenuto di vaccinazione.
Eurozona
Nei 19 paesi il Pil è visto al 3,9% quest’anno e al 3,8% il prossimo. La Germania è accreditata rispettivamente di un +3 e +3,7%. La Francia a +5,9 e +3,8%, e la Spagna a +5,7 e +4,8%.
Italia
L’Ocse mette in conto un rimbalzo del 4,1% quest’anno per il nostro paese, 0,2 punti percentuali in meno rispetto all'Economic outlook di dicembre, ma per il prossimo anno vede rafforzarsi la crescita di 0,8 punti al +4%.
Angel Gurria
“La velocità è essenziale – ha detto il segretario generale dell’Organizzazione con sede a Parigi -. Non c’è spazio per l’autocompiacimento. I vaccini devono essere utilizzati più rapidamente e a livello globale. Ciò richiederà una migliore cooperazione e coordinamento internazionale di quanto non abbiamo visto finora. Solo in questo modo possiamo concentrare la nostra attenzione sulla costruzione di migliori progressi e sulla creazione delle basi per una ripresa prospera e duratura per tutti.”