La popolazione mondiale ha superato 8 miliardi (mercoledì 19 gennaio). Lo dice il contatore del sito Neodemos, animato da illustri demografi italiani (tra i quali Massimo Livi Bacci, Gianpiero Dalla Zuanna e Alessandro Rosina).
L’Onu dovrebbe ufficializzare il superamento degli 8 miliardi agli inizi del 2023. Come si spiega sul sito, potrebbero “replicare che ‘la notizia e vera, ma prematura’, come disse George Bernard Shaw a chi gli chiedeva di commentare la notizia della sua morte, apparsa sui giornali”.
In realtà, nessuno può sapere con esattezza chi abbia ragione, perché il margine di errore delle stime ‘pesa’ circa 100 milioni in più o in meno rispetto al dato reale. In ogni caso, sulla Terra ci sono 8 mld di persone rispetto ai 4 rilevati nel 1974 e 7 miliardi nel 2011. In questa crescita mondiale della popolazione si inserisce tuttavia una tendenza di lungo periodo che potrebbe vedere la popolazione globale in discesa, anziché in salita.
Ciò che è certo è invece la crisi demografica dell’Italia che nell’ultimo decennio è rimasta sostanzialmente ferma (-0,1%) mentre la Francia ha guadagnato 4,4 mln (+6,9%), il Regno Unito 4,3 (+6,8), la Germania 2,9 (+3,7%), la Spagna 700 mila (+1,6%). In Italia, la popolazione è oggi di circa 59 milioni e 400 mila, ma risalta lo squilibrio crescente tra i giovani (0-19 anni), che sono poco più di 10 mln, e gli anziani (over 60) che sono quasi 18 mln e 400 mila.
Per il futuro, le previsioni delle Nazioni Unite indicano il declino demografico dell’Occidente. Europa e Nord America, includendo anche Australia e Giappone, resteranno ferme a 1,3 miliardi complessivi, con gli over 65 che entro il 2050 supereranno gli under 25, mentre la popolazione mondiale aumenterà di 2 mld arrivando a 10, a ‘vantaggio’ di Africa e Asia. Gli Stati Uniti cederanno il terzo posto (dopo India e Cina) alla Nigeria, che potrebbe passare dai 206 milioni di abitanti rilevati nel 2020 (fonte: My Data Jungle) a 400 mln.