Da Goldman Sachs arriva l’annuncio di un ulteriore taglio della previsione del Pil russo per il 2022, da -7% a -10%. “Circa la metà di questa riduzione - spiega Clemens Grafe, analista economico di Goldman Sachs - è dovuta al fatto che i dati di spedizione suggeriscono che le esportazioni della Russia sono più fortemente perturbate di quanto avevamo inizialmente ipotizzato, e ora ci aspettiamo che le esportazioni calino del 20% sequenzialmente nel secondo trimestre del 2022 e del 10% per l’intero anno”.
Parallelamente, l’agenzia Fitch taglia le stime di crescita globali con la fiammata dell’inflazione e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il Pil del mondo è atteso crescere quest’anno del 3,5%, ovvero 0,7 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni precedenti, mentre nel 2023 la crescita è prevista al 2,8% (-0,2 punti).
Il Pil di Eurolandia è stato ridotto di 1,5 punti percentuali al 3% nel 2022, mentre la crescita degli Stati Uniti è stata tagliata di 0,2 punti al 3,5%. “Questo riflette i più alti prezzi dell’energia, ma anche l’aumento più veloce delle attese dei tassi di interesse negli Stati Uniti”, afferma Fitch.