Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo per la nuova interconnessione elettrica di Terna tra l’Italia e la Tunisia, il ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua che collegherà Europa e Africa.
Per il progetto - si spiega in una nota di Terna - è previsto un investimento di circa 850 milioni di euro. Di questi, 307 mln saranno finanziati mediante Connecting Europe Facility (CEF), il fondo dell’Ue destinato allo sviluppo di progetti chiave che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. E c’è una notizia nella notizia. Per la prima volta, infatti, i fondi comunitari CEF sono stati assegnati a un’infrastruttura sviluppata da uno Stato membro e da uno Stato terzo.
L’opera, un elettrodotto sottomarino di circa 200 km realizzato da Terna e da Steg, l’operatore elettrico tunisino, contribuirà all’integrazione dei mercati dell’energia elettrica. “L’Italia potrà concretamente diventare un hub energetico del Mediterraneo - ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna.