Un’altra crisi economica potrebbe abbattersi sul Pakistan. Sebbene mostri tassi di crescita, nonostante tutto, elevati (5,2% nel 2018 e 2,9% quest’anno), il Pil in termini assoluti ha raggiunto lo scorso anno “appena” i 312 miliardi di dollari.
Da quando ha prestato giuramento lo scorso agosto, il premier Imran Khan ha così cercato aiuti finanziari dai paesi amici pur di evitare l’ennesimo piano di salvataggio del Fondo monetario internazionale. Il suo obiettivo, nonché la sua promessa elettorale, era quello di costruire uno stato sociale e proiettare il suo paese verso il futuro. Ma il progetto resterà probabilmente un sogno.
Alla fine Khan ha accettato il programma del Fondo, la cui diagnosi è chiara. Il Pakistan si trova di fronte a un mix letale: "Contesto economico difficile, crescita poco brillante, inflazione elevata, elevato indebitamento, esportazioni nette negative da cinque anni". Verranno erogati in tre anni 6 miliardi di dollari e altri 2-3 mld da Banca mondiale e Banca asiatica di sviluppo.