La stretta monetaria decisa dalla Bce dopo lo shock energetico ha ridotto rapidamente l’inflazione, ma “le condizioni monetarie rimangono restrittive, e richiedono ulteriori riduzioni”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio.
Panetta ha avvertito che ora “occorre porre attenzione alla fiacchezza dell’economia reale”: in assenza di una ripresa sostenuta, si correrebbe il rischio di spingere l’inflazione ben sotto l’obiettivo del 2%, “una situazione che la politica monetaria faticherebbe a contrastare e che va evitata”.
“L’economia europea rimane fiacca; pesano i tassi di interesse reali ancora elevati e il venir meno degli stimolo fiscali degli anni scorsi. L’economia italiana ne sta risentendo” ha aggiunto il governatore ricordando le cause della bassa crescita italiana, fra cui “la scarsa capacità innovativa e i pochi investimenti”, oltre a “un sistema produttivo frammentato e orientato verso comparti tradizionali”, debolezze amplificate dall’alto debito pubblico e dalla spesa per interessi passivi.