Un nuovo taglio, come previsto. La Banca centrale europea ha ridotto i tassi di interesse ufficiale per la quinta volta nell’attuale fase di allentamento monetario, portando il tasso sui depositi al 2,75% dal 3%, il tasso di rifinanziamento al 2,90% dal 3,15% e quello sui prestiti marginali al 3,15% dal 3,40%.
Il processo di disinflazione - nota il comunicato ufficiale - è “ben avviato”, sostanzialmente in linea con le proiezioni (di dicembre) e l’inflazione dovrebbe tornare al 2% entro quest’anno, attestandosi “stabilmente intorno all’obiettivo”.
Attualmente la velocità dei prezzi resta però “alta” anche perché - e questa è una novità rispetto al comunicato di dicembre – “salari e prezzi in determinati settori si stanno ancora adeguando al passato incremento dell’inflazione con considerevole ritardo. La crescita delle retribuzioni si sta però moderando secondo le attese e i profitti ne stanno parzialmente attenuando l’impatto sull’inflazione”.
Inoltre, “maggiori frizioni nel commercio internazionale potrebbero rendere più incerte le prospettive dell’inflazione in Eurolandia”, ha detto in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde.