Nella zona euro le prospettive di crescita sono migliorate: 2,3 per cento nel 2018. Seppur siano rientrati i rischi di deflazione, l'inflazione resta troppo bassa: 1,4 per cento a dicembre. Anche i salari restano deboli in molte economie dell'area euro. I dati sono contenuti nel bollettino della Banca d’Italia sul quarto trimestre 2017.
In Italia il Pil ha raggiunto lo 0,4 per cento nell’ultimo trimestre dello scorso anno. La tendenza è favorevole, ma resta ancora inferiore alla media europea.
Il quadro delineato, tuttavia, dipende dal proseguimento di politiche economiche in grado, da un lato, di favorire la crescita dell'economia nel lungo termine, sostenendo le scelte di investimento e di consumo e, dall'altro, di assicurare credibilità al percorso di riduzione del debito pubblico, sfruttando il momento favorevole dell'economia globale.
L’economia italiana descritta nel bollettino di bankitalia per punti schematici:
• salgono le esportazioni e rimane elevato il surplus con l'estero;
• l'occupazione aumenta;
• l'inflazione è ancora troppo bassa;
• prosegue l'espansione del credito al settore privato e i crediti deteriorati diminuiscono;
• le proiezioni indicano la ripresa della crescita (1,5 per cento nel 2017, 1,4 quest’anno e 1,2 nel biennio 2019-2020).
• l'attività economica è trainata dalla domanda interna;
• una moderata ripresa dell'inflazione (1,1 per cento nel 2018 e 1,5 nel biennio 2019-2020);
• i rischi derivano dal contesto globale e dall'andamento dei mercati finanziari.