Il 90% della popolazione siriana è al di sotto della soglia di povertà.
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Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, Martin Griffiths, altresì coordinatore per i servizi di emergenza, ha tracciato un quadro “tragico” sulla situazione umanitaria in Siria. Nel frattempo, a Nord-Ovest, nel governatorato di Idlib, si teme una nuova operazione militare da parte della Turchia.
Le parole di Griffiths sono giunte il 27 ottobre, nel corso di un briefing tenuto dinanzi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. In particolare, il sottosegretario ha affermato che, al momento, più del 90% della popolazione siriana vive al di sotto della soglia di povertà ed è alle prese con una grave crisi idrica, insicurezza alimentare e una recrudescenza della pandemia.
A Nord-Ovest, ha riferito Griffiths, circa due milioni di persone, per lo più donne e bambini, vivono in campi profughi e rifugi sovraffollati, situati in valli oggetto di inondazioni o su “pendii rocciosi esposti alle intemperie”.