Sono state poste le fondamenta di Canal Istanbul, l'istmo simile a quello di Panama e Suez destinato a collegare il Mar Nero con il Mar di Marmara. Un’opera destinata a cambiare la storia della metropoli sul Bosforo, che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fortemente voluto nonostante le critiche ricevute, soprattutto in Turchia.
Il Canale, che ridurrà drasticamente i tempi di attesa delle navi in attraversamento del Bosforo, sarà lungo circa 45 km, profondo 21 metri circa e largo 275, in gran parte scavato in zone già dense di acqua e paludose che ne renderanno la costruzione più rapida.
Il progetto prevede la costruzione di un istmo che colleghi mar di Marmara e Mar Nero nell'ovest della parte europea della città, attraverso cui convogliare il traffico commerciale e le navi da crociera. Il completamento del progetto è previsto fra 7 anni e mezzo, costerà circa 8 miliardi di euro ed è stato affidato a un consorzio pubblico-privato. Secondo il sindaco della città sul Bosforo, in realtà “il progetto costerà 12 miliardi di dollari e sarà difficilmente finanziabile”.
Nella visione del presidente turco il canale “serve a proteggere il Bosforo da un grave disastro”. Erdogan si riferisce al massiccio flusso di navi e petroliere che attraversano quotidianamente lo stretto di mare che divide in due Istanbul, rendendolo uno dei più trafficati al mondo.
Definito un progetto “folle” dallo stesso leader turco alla sua presentazione nel 2011, il canale è fortemente criticato dalle opposizioni e dagli ambientalisti (numerosi critici alla faraonica infrastruttura sono stati arrestati) per i danni che potrebbe causare all’ecosistema e a Istanbul, una megalopoli da 15 milioni di abitanti.