Il Pil destagionalizzato - ovvero al netto degli eventuali effetti stagionali - è salito dello 0,4% sia nella zona euro sia nell'Ue nel primo trimestre del 2018 rispetto a quello precedente. Italia, Germania, Francia e Regno Unito sono cresciuti meno della media. A trainare sono le economie dell'Europa dell'est. I dati sono elaborati da Eurostat, l'ufficio statistico dell’Ue.
L'economia europea, dunque, prosegue la sua corsa, anche se nel quarto trim. del 2017 il Pil era in realtà cresciuto di più, lo 0,7% in entrambe le zone. Il che segnala l'inizio della fase nuovamente calante. Tiene ancora, tuttavia, il dato su base annuale: la crescita raggiunge il 2,5% nella zona euro e il 2,4% nell’Ue. La spinta al Pil proviene dall’aumento della spesa per consumi finali delle famiglie e degli investimenti fissi lordi, mentre diminuiscono le esportazioni e, lievemente, le importazioni.
Nei primi tre mesi dell’anno, la crescita degli Stati Uniti ha segnato lo 0,5% rispetto al periodo precedente (dopo lo 0,7% rilevato nel quarto trim. 2017). Rispetto allo stesso trim. dell'anno precedente, il Pil è salito del 2,8%, in aumento in riferimento al 2,6% osservato nell'ultimo trim. 2017. Dopo tutto non si è la prima economia al mondo per caso.