"Oggi abbiamo lo stesso potere d’acquisto di 20 anni fa. È la prima volta che la generazione successiva non sta meglio della precedente e una delle spiegazioni è che l’Italia si sia adattata male all’euro". È l’opinione di Carlo Cottarelli espressa in un hard talk sull’Europa organizzato da La Stampa a Milano.
Tuttavia, secondo il direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica, non è colpa della Germania o delle istituzioni di Bruxelles. Piuttosto la responsabilità è da ricercare negli errori italiani di politica economica: "Troppa spesa pubblica, poco controllo dei prezzi che sono aumentati rapidamente dopo l’introduzione della moneta unica, mancate riforme per sburocratizzare e ridurre le tasse alle imprese, scarsa lotta all’evasione fiscale e rari tagli di bilancio".
Quindi? "Se rimediassimo a tutto questo - spiega l’economista - l’Italia potrebbe crescere più rapidamente del resto d’Europa, insomma non è vero che siamo geneticamente inadatti all’euro".