Il coronavirus abbatte il Pil tedesco. Nel primo trimestre la crescita è scesa del 2,2% rispetto agli ultimi tre mesi del 2019. Su base annua, la caduta è stata del 2,3% (contro il +0,4% del quarto trimestre 2019).
Occorre tuttavia considerare che la prima economia europea era già in stagnazione prima dello scoppio della pandemia di Covid-19.
Si tratta in ogni caso della riduzione più grande dalla crisi economica e finanziaria mondiale del 2008/2009 e la seconda riduzione più grande dall’unificazione tedesca.
L’istituto economico tedesco Ifo si aspetta che il Pil domestico si contragga del 6.6% nel 2020, mentre un ritorno ai livelli pre-crisi è atteso per la fine del 2021.
Nonostante la forte contrazione, Berlino è andata comunque meglio, ad esempio, di Francia e Italia che, nello stesso periodo, hanno visto il Pil segnare una flessione rispettivamente del 5,8% e del 4,7%.
Il dato è invece meno negativo per i Paesi Bassi (-1,7% nel primo trimestre; -0,5% su base annua).