“Restiamo nella morsa dolorosa della pandemia, le cui conseguenze sociali ed economiche sono fin troppo evidenti. Eppure c’è, finalmente, la luce alla fine del tunnel”. Si è espresso così Paolo Gentiloni.
“Poiché un numero crescente di persone sarà vaccinato nei prossimi mesi, un allentamento delle misure di contenimento dovrebbe consentire un rafforzamento della ripresa durante la primavera e l'estate – ha spiegato il commissario Ue all’economia -. L’economia dell’Ue dovrebbe tornare ai livelli di pil pre-pandemici nel 2022, prima di quanto previsto in precedenza, sebbene la produzione persa nel 2020 non verrà recuperata così rapidamente, o allo stesso ritmo in tutta l’Unione.”
L’ex premier italiano ha aggiunto che “i programmi di mantenimento del lavoro rimangono la prima linea di difesa per i lavoratori. Quando, come ipotizzato in questa previsione, le restrizioni verranno progressivamente allentate nel corso dell’anno, si prevede che molte persone nei servizi e nel commercio al dettaglio torneranno al lavoro. Tuttavia, non si può dare per scontato che tutti i rapporti di lavoro rimarranno intatti dopo la revoca dei regimi di difesa. Quindi i responsabili politici a tutti i livelli devono rimanere molto agili su questo tema.”
Venendo ai numeri, la Commissione stima che il pil italiano nel 2020 misurerà una contrazione dell’8,8% rispetto a -9,9% previsto a novembre (-9% programmato dal governo). Nel 2021 la ripresa è prevista attestarsi a quota 3,4% (stima precedente 4,1%, governo 6%); nel 2022 3,5% (stima precedente 2,5%, governo 3,8%).
Bruxelles stima una crescita del +3,8% nel 2021 e 2022 per l'Ue nel complesso, ma le previsioni non tengono conto dell’impatto del Recovery Fund “che potrebbe essere significativo”.