La strategia economica del Governo britannico va completamente ripensata: questo è la conclusione del rapporto “Economy 2030 Inquiry” pubblicato dalla Resolution Foundation e dal Centre for Economic Performance della London School of Economics.
Dopo quindici anni di declino o stagnazione, il tenore di vita dei cittadini britannici è crollato a causa di una “combinazione tossica” di crescita asfittica e forti diseguaglianze. Oggi, ogni famiglia del Regno Unito ha in media 8.300 sterline (circa 10mila euro) a disposizione in meno di una famiglia francese, tedesca, olandese o canadese.
Il report non si limita a criticare gli errori fatti in passato, ma propone una serie di misure per migliorare la situazione. Il compito è “enorme ma non insormontabile”, se il Governo cercherà di migliorare la produttività aumentando gli investimenti pubblici, incoraggiando le esportazioni, puntando sul settore dei servizi e riducendo le diseguaglianze.
La strada è comunque in salita. Lo studio, presieduto da Minouche Shafik, ex vicegovernatrice della Banca d’Inghilterra (ovvero la banca centrale britannica), prevede che il tenore di vita dei lavoratori britannici non tornerà ai livelli pre-crisi fino al 2027 ed evidenzia come il declino economico abbia colpito particolarmente i giovani, 9 milioni dei quali non hanno mai lavorato in un’economia “in salute”, con produttività e salari in aumento.