Per rilanciare l'economia britannica e porre fine alla crisi produttiva dobbiamo ripensare la strategia industriale partendo dalla riflessione sul ruolo che la scienza e la tecnologia possano svolgere. A chiederlo è un gruppo di accademici delle Università di Manchester e Sheffield, secondo i quali la scienza e l'innovazione debbono assumere un ruolo centrale, ma è necessario ripensare anche al modo in cui trasformare la ricerca in innovazione e tradurre l'innovazione in crescita economica.
La questione è urgente visto che i problemi non mancano: dalla crisi finanziaria alla crescita della produttività quasi piatta, dalla modesta dinamica dei salari ai rilevanti disavanzi fiscali e alle politiche basate sull'austerità. Occorre anche considerare che l'economia britannica è quella con più squilibrio a livello regionale in Europa.
Tra le cause anche una spesa per R&S troppo bassa. Non è un caso che sia i conservatori che i laburisti si sono impegnati ad aumentarla dal suo attuale livello dell'1,7% del Pil al 2,4%, poi del 3%.