Un anno di lockdown è costato all’economia britannica 251 miliardi di sterline, l’equivalente dell’intera produzione annuale del sud-est dell’Inghilterra o quasi il doppio di quella della Scozia.
Lo rivela un rapporto del Center for Economics and Business Research che rileva come, se l’intero paese ha subito enormi danni a causa delle restrizioni all’attività a partire dalle prime chiusure del marzo scorso, alcune regioni più povere hanno sofferto in misura maggiore.
Secondo la società di consulenza vi è il rischio che il divario nord-sud si ampli ulteriormente se il governo non prenderà provvedimenti per garantire che le parti meno abbienti del Regno Unito non debbano sostenere in modo sproporzionato il fardello delle perdite economiche causate dalla pandemia.
Inoltre, un rapporto pubblicato nei giorni scorso dall’Ufficio nazionale di statistica indica che il pil del Regno Unito a inizio marzo era 9 punti percentuali sotto il livello di fine febbraio 2020, l’ultimo mese prima dell’introduzione dei lockdown.